Project Description

Maestro del dado
(attivo a Roma 1530 – 1550)

Fregio con amorini, 1532

Bulino
misure: mm 97 x 26

Anonimo incisore italiano soprannominato B nel Dado perché si firmava con la lettera B racchiusa in un dado. Dal punto di vista stilistico l’artista ha seguito la maniera incisoria di Marcantonio Raimondi (Molinella 1480 circa – Bologna 1534). Ha realizzato soprattutto soggetti sacri e mitologici molti tradotti da Raffaello. Il Bartsch gli assegna ottantacinque opere. Alcuni storici hanno provato a dare un’identità all’artista: si è pensato a Benedetto Verini figlio naturale o presunto di Marcantonio, Bernardo Daddi o Tommaso Vincidor di Bologna.

Il soggetto è tratto da un disegno nello stesso verso anticamente attribuito a Parmigianino, oggi assegnato a Biagio Pupini (Bologna, fine XV secolo – c. 1575). Il disegno è conservato a Milano presso l’Accademia Ambrosiana. Sotto il soggetto è inciso: FVROR FIT LESA SEPIVS PATIENTIA/1532. Esemplare nel II/III stato, con l’indirizzo dell’editore Antonio Salamanca – attivo a Roma dai primi anni Trenta – che verrà poi abraso e sostituito con quello di van Aelst.

Ottima impressione su carta vergellata leggera, priva di filigrana. Esemplare rifilato alla battuta sempre visibile. Ottimo stato di conservazione eccetto qualche macchia al verso.

Bibliografia: B XV.205.29; TIB 29.186.29; Bernini Pezzini-Massari-Prosperi Valenti Rodinò 7; Le Blanc 70

Prezzo: € 1300,00 (0210724)