Project Description

Aspari Domenico
(Milano 1745 – Milano 1831)

Veduta esterna di Porta Romana, 1788

Acquaforte e bulino
misure: mm 470 x 655

Pittore, incisore e docente italiano. A causa della situazione economica famigliare non poté seguire gli studi in modo regolare, ma grazie alla sua spiccata abilità nel disegno alcuni benefattori gli permisero di studiare all’Accademia di Ferrara sotto la guida di Giuseppe Baldrighi. Qui si interessò alla pittura e a dipinti decorativi per il palazzo ducale. Una volta trasferitosi a Milano smise quasi completamente di dipingere per dedicarsi all’incisione ispirando il suo stile a quello di Piranesi. Come incisore e vignettista illustrò La Corneide (1773) di Giovanni De Gamerra, gran parte della prima edizione italiana della Storia delle arti del disegno del Winckelmann (Milano 1779), Le vicende di Milano durante la guerra con Federigo I (Milano 1778) e Delle antichità longobardiche milanesi (Milano 1792-93, 4voll.) di Angelo Fumagalli. La consacrazione, però, arrivò con le sedici Vedute di Milano, incise all’acquaforte e finite di bulino dal 1786 al 1792, più volte ristampate (ultimo il Vallardi nel 1808), e divenute assai rare e meritatamente molto ricercate come le uniche degne di stare a fianco dei grandi esemplari romani e veneti.

In ogni tavola viene rappresentato un’architettura simbolo di Milano; in questo caso Porta Romana con alle sue spalle il campanile, ormai demolito, della Chiesa di San Rocco. Sicuramente si tratta di una testimonianza storico-urbanistica, ma anche di uno spaccato di vita comune. In primo piano infatti troviamo signorotti, cacciatori, contadini che trasportano merci, e donne a passeggio. Tavola numero 9 della serie Vedute di Milano, prima tiratura risalente alla fine del XVIII secolo.
Impressione eccellente nitida dai neri intensi e dal tratto deciso. I personaggi, le architetture e il paesaggio che fa da contorno, vengono descritti minuziosamente mediante l’abile uso del bulino. Il cielo sullo sfondo carico di nubi conferisce alla composizione una luce argentea. Ottimo stato di conservazione. Margini regolari oltre la battuta del rame fatta eccezione per il lato destro (Minimi margini). Sotto la veduta iscrizione in basso a sinistra: “Dom. Aspar Del. e Scul. Milano 1788”;  destra “Architettura di Martino Bassi”. Sotto il titolo “Al Sig. Conte Don Angelo Serponti Ciamberlano di S.M.I..”

Bibliografia: Paolo Arrigoni (a cura di), Milano nelle vecchie stampe, dicembre 1969, n.129.

VENDUTO