Project Description

Bernardino Consorti
(Ascoli Piceno fine XVIII sec. – Roma 1859)

Psiche, 1817

Acquaforte
misure: mm 860 x 720

Pittore e incisore italiano. Si forma nella città natale sotto Nicola Monti e Domenico Pascoli. Una volta giunto a Roma entra in contatto con Giovanni Folo e Giovanni Trevisan, detto Volpato, diventandone suo protetto. Tra le collaborazioni importanti ricordiamo la serie di dodici stampe degli Affreschi nelle pareti della Sistina e la Collezione di venticinque statue e bassorilievi di Thorwaldsen, Roma 1830.

Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere, sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricorda, era indignato per le brutte stampe dalle sue opere che circolavano e, dopo i primi tentativi di riproduzione a contorno in formato ridotto, nel secondo decennio dell’800 si impegna in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione. Egli stesso scelse la maniera e l’angolazione da cui riprodurre le figure, i gruppi o i bassorilievi. Il lavoro sulle lastre veniva seguito passo passo da Canova il quale, una volta terminata l’opera, si riservava il diritto di approvare il risultato prima di pagare l’intagliatore. Canova stesso stabiliva inoltre le dediche da aggiungere sotto i soggetti incisi. I fogli venivano per lo più venduti sciolti presso il negozio di Pier Luigi Scheri a Roma in Piazza di Spagna 82. Si conosce inoltre un frontespizio datato 1817 delle “Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova” in vendita presso il libraio Pier Luigi Scheri di Roma, e un’altro in francese stampato dall’editore Boudin a Parigi senza data. Ciò testimonia l’ampio interesse per le opere di Canova, in Italia e in Francia, nonostante la mancanza di una vera e propria edizione definitiva, forse anche a causa della morte di Canova nel 1822, delle lastre da lui curate. Le lastra è oggi conservata presso la Calcografia di Stato di Roma.

In questa stampa viene riprodotta l’opera marmorea di Canova commissionatagli nel 1790 da sir Henry Blundell, terminata nel 1791, è oggi presso Ince Blundell Hall. Rappresenta Psiche fanciulla; una giovane ragazza dai capelli raccolti, sguardo basso, semivestita con un panno drappeggiato che la copre, mentre delicatamente afferra tra le mani una farfalla. Nell’inciso titolo, versi del Purgatorio dantesco “non v’accorgete voi che noi siam vermi/nati a formar l’angelica farfalla!”, autore e inventore.

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame, foglio intonso. I stato con i versi di dante del Canto X del Purgatorio ma prima dell’aggiunta dell’indirizzo della Calcografia Camerale.

Bibliografia: Grazia Pezzini Bernini-Fabio Fiorani, Canova e l’incisione, Ghedina e Tassotti, Bassano 1993, n XVI

VENDUTO