Project Description

Cornelius Bloemaert
(Utrecht 1603 – Parigi 1680)

La Vergine e il Gesù Bambino

Bulino
misure: mm 315 x 255

Incisore e disegnatore olandese che si avvicinò all’arte grazie al padre Abraham Bloemaert. Lavorò a Parigi dal 1630 per poi trasferirsi a Roma a partire dal 1633 chiamatovi dal Marchese Giustiniani per riprodurre i suoi dipinti antichi e moderni. A Roma esegui più di quattrocento stampe di traduzione dai principali autori barocchi attivi in città: Pier Francesco Mola, Andrea Sacchi, Pietro da Cortona, Romanelli, Poussin, Guido Reni. Tradusse soggetti di genere, religiosi e architetture.

In questa stampa, tratta da un dipinto di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1480/85 – Venezia 1576), viene rappresentato entro un ovale la Vergine, seduta di tre quarti, che tiene tra le braccia suo figlio. La giovane donna, avvolta in un abito riccamente panneggiato, rivolge lo sguardo verso lo spettatore, mentre il Bambino nudo e paffutello guarda verso il basso e stringe la madre in un abbraccio amorevole. Alle loro spalle si aprono tende drappeggiate e oltre l’ovale lo sfondo è costruito da una successione di linee parallele. L’abile uso della tecnica e gli intensi contrasti chiaroscurali creano un’atmosfera argentea che conferisce solennità alla composizione. Nel margine inferiore bianco, incisa una frase dal Cantico dei cantici, una dedica dell’incisore a François Hobier, e le scritte: “Titianus pinxit / Cornelius Bloemaert sculp. / Cum privil. S.C.M.tis et Regis Christ.mi Romae Superiorum licentia”.

Un altro esemplare è conservato a Brescia presso i Musei Civici di Arte e Storia. Pinacoteca Tosio Martinengo.

Impressione eccellente rifilato alla battuta. Ottimo stato di conservazione, foxing sparso.

Bibliografia: Le Blanc, p.96 vol.IV e p.327, vol.I n.22; L. Mond, p.52, vol.VIII.

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