Project Description

Enrico Baj
(Milano 1924 – Vergiate 2003)

La Toilette, 1952-53

Acquaforte
misure: mm 237 x 292

Pittore, scultore e saggista italiano. Inizialmente frequenta la facoltà di medicina a Milano ma dopo la seconda Guerra Mondiale la abbandona per affrontare studi giuridici divenendo avvocato e per studiare parallelamente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Durante gli anni ’50 e ’60 stringe amicizia, sia in Italia che all’estero, con artisti illustri come Fontana, Manzoni, Klein, il gruppo Cobra, Duchamp, gli esponenti del Nouveau Réalisme e i fautori della Patafisica. Nel 1951 fonda il Movimento Nucleare con Dangelo e Dova per sdoganare e reinventare la Pittura allontanandola da ogni forma di accademismo: “le nuove forme dell’uomo sono quelle dell’universo atomico”. Successivamente nel ’54 con Asger Jorn crea il Mouvement International pour une Bauhaus Imaginiste: la critica è all’arte razionalista e il bersaglio è Max Bill. Nelle sue opere le tecniche si fondono, si passa dal dripping al collage, dall’impiallacciatura all’intaglio fino all’utilizzo di materiali plastici. Baj è conosciuto anche come un abile incisore e viene chiamato a lavorare sui testi di poeti e scrittori, come Lucrezio, Tacito, Lewis Carrol, André Breton, Edoardo Sanguineti, Umberto Eco e Alda Merini per corredarne i libri con stampe e multipli.

Questa prova d’artista fa parte di quelle stampe, 51 incisioni, realizzate tra il 1952 e il 1953 ispirate al poema lucreziano De Rerum Natura. Di queste solo 36 confluirono nell’edizione di Schwarz 1958, con un testo introduttivo di Roberto Senesi, organizzate in tre sezioni (le storie del sole, della vita e della morte), pensate come una una narrazione ciclica che si estende dalle origini della vita fino alla distruzione e alla morte.
In questa stampa, vengono rappresentate sette donne nude al bagno. Il paesaggio non è descritto e l’unico elemento estraneo è un frammento di un grande catino decorato in basso a destra. Il nudo femminile viene descritto con eleganza e naturalezza, seni e parti intime vengono indagati con la sola linea di contorno, mentre più descritti appaiono i volti. Le figure centrali per la fisionomia ricordano molto le donne di Picasso. In basso nel margine bianco oltre l’immagine a matita: “prova/Baj 53”.

Impressione eccellente, su carta bianca spessa con filigrana (Umbria Italia / M_C Fabriano) . Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame.

Bibliografia: Jean Petit (a cura di) Enrico Baj catalogo generale delle stampe originali, Electa, 1986, n.21, pag.54.

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