Project Description

Francesco Hayez
(Venezia 1791 – Milano 1882)

Ercole fanciullo su una biga trainata da un leone e un leopardo

Matita e acquerello
misure: 150×215 mm

Pittore e disegnatore. A causa delle ristrettezze economiche della sua famiglia viene affidato alle cure della zia e del di lei marito, l’antiquario e mercante di quadri Francesco Binasco. Lo zio lo manda a lezione dal pittore Francesco Maggiotto. Segue i corsi della nuova Accademia, fondata in conseguenza all’unione di Venezia con il regno d’Italia di Napoleone. Il neopromosso direttore, il Conte Leopoldo Cicognara, svolgerà un ruolo fondamentale nella fortuna del promettente artista. Nel 1809 vince il concorso per l’alunnato a Roma con una lettera del Conte, che lo raccomanda allo scultore Antonio Canova. A Roma stringe amicizia con Tommaso Minardi, Bartolomeo Pinelli e Dominique Ingres. Nel 1812 partecipa al prestigioso concorso indetto dall’Accademia di Brera sul tema del Laocoonte, vincendolo. Nel 1822 viene chiamato a sostituire Luigi Sabatelli alla Cattedra di pittura dell’Accademia di Brera. Durate il terzo decennio cominciano ad arrivare richieste  anche dall’estero. Nel ‘37 è a Monaco e poi a Vienna. L’anno successivo si inaugurano gli affreschi realizzati nella Sala delle Cariatidi di Milano rappresentanti L’Allegoria dell’ordine politico di Ferdinando I d’Austria, di cui oggi non rimane nulla a causa dei bombardamenti della II Guerra Mondiale. Per l’Imperatore Ferdinando I, nel frattempo diventato suo grande estimatore, realizza il dipinto I due Foscari (1840). Del 1857 è il suo capolavoro: Il Bacio. Nel 1861 decide di lasciare lo studio di Brera, donando all’Istituto i propri “oggetti artistici”. Hayez continuerà a dipingere fino all’ultimo. E’ stato anche eccezionale ritrattista: ricordiamo per esempio il ritratto della famiglia del Conte Cicognara, la cantante Matilde Juva Branca (1851), e l’iconico ritratto di Alessandro Manzoni (1874). Abbondante è anche la produzione grafica, ha fornito disegni per illustrazioni, realizzato acquaforti e volendo misurarsi anche con la nuova tecnica della litografia contribuendo sensibilmente alla sua diffusione in Italia.

L’acquerello rappresenta Ercole bambino mentre stringe con la mano destra la clava e porta a tracolla una faretra colma di frecce. L’artista lo pone al comando di una biga trascinata da due felini, un leone e un leopardo, fieramente tenuti alle briglie dall’eroe infante. La posa e il modo in cui è trattata l’anatomia, riportano subito alla statuaria classica e alla lezione dell’amico Canova. Tali elementi erano stati assorbiti dal giovane Hayez durante il suo fondamentale soggiorno a Roma, anche se una maggior attenzione al dato naturale della modellazione del corpo, potrebbe far propendere ad una fase successiva. Queste considerazioni permettono di tentare di collocare l’acquerello tra il 1820 e il 1830. A questo periodo risalgono alcuni cicli di affreschi (es. Palazzo Duse_Masin a Padova) simili per soggetti, composizioni e stile.

L’acquerello si presenta montato agli angoli su montaggio ottocentesco entro banda grigia. Colori freschi, ottimo stato di conservazione. In basso a destra a matita la firma: “Hayez”. L’opera è montata entro elaborata cornice dorata d’epoca.

Bibliografia: F. Mazzocca, Francesco Hayez. Catalogo ragionato, Federico Motta editore, 1994; F. Mazzocca (a cura di), Francesco Hayez, Silvana editoriale, 2015.

Prezzo: € RISERVATO  (DZZZ0150619)