Project Description

Giovanni Fattori
(Livorno 1825 – Firenze 1908)

Lettera al campo

Acquaforte
misure: mm 127 x 202; foglio mm 430 x 600

Pittore e incisore. Viene soprattutto ricordato come uno dei principali esponenti del movimento dei Macchiaioli e come artista di spicco nel panorama ottocentesco, nonché come prolifico incisore dal segno vivace e del tutto personale. Fattori era solito stampare da sé i suoi lavori utilizzando un piccolo torchio, esegue tirature irregolari spesso contraddistinte da una ricerca per gli effetti di chiaroscuro e da un uso sapiente delle velature. Gli esemplari di una stessa lastra sono perciò spesso differenti, più carichi e attenti agli effetti di luce nelle tirature curate dall’autore, meno caldi e più nitidi quelli fatti stampare presso la Calcografia. Il ritratto, i soggetti militari, testimonianza dell’interesse verso i fatti risorgimentali, gli animali della campagna e gli scorci di vita comune sono i soggetti che più lo impegnano.

L’incisione riprende in controparte il soggetto di un dipinto ad olio su tavola databile al 1874 (Malesci 219) e oggi conservato presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Fattori affronta un tema a lui caro, quello dei soldati nella loro rappresentazione che mescola umanità e memoria storica. Al centro vediamo raffigurato un soldato in divisa bianca e berretto scuro, a terra sdraiato è concentrato a leggere una lettera. Tutta la composizione è caratterizzata da un tratto rapido e vibrante, più scuro nel primo piano tra la staccionata e i fili d’erba, poi più leggero  e rado nel secondo grigio del secondo piano fino a degradare verso lo sfondo caratterizzato dalle chiazze bianche del cielo. Tipico linguaggio dell’artista nell’uso del segno e del chiaroscuro. Firma incisa in basso a sinistra. Oltre l’immagine firma a matita, in basso a destra. Bonagura colloca l’esecuzione della lastra negli anni tra il 1888 e il 1890.  La lastra è conservata presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Esemplari in tiratura coeva sono conservati presso il Gabinetto degli Uffizi, il Museo Civico di Livorno, Galleria d’Arte moderna di Palazzo Pitti.

Impressione eccellente, dai forti contrasti chiaroscurali in tiratura coeva. Ampi margini oltre la battuta del rame. Ottimo stato di conservazione.

Bibliografia: Bonagura, 84; A. Boboni, A. Malesci, Giovanni Fattori. L’Opera incisa, Milano 1983, CXLIII

Prezzo: € 2000,00