Project Description

Giulio Carpioni
(Venezia 1613 – Vicenza 1678)

Cristo sul Monte degli Ulivi, c. 1650

Acquaforte
misura foglio: mm 216 x 300

Pittore e incisore italiano, allievo dal 1631 di Padovanino (Alessandro Varotari Padova 1588 – Venezia 1649). Grazie ai viaggi compiuti tra Roma, Bergamo e Vicenza il suo stile risentirà delle influenze locali. Egli, infatti, è attratto tanto dallo stile classico di Tiziano e di Poussin quanto dal gusto per il vero degli artisti lombardi o dal naturalismo di Carlo Saraceni (Venezia 1579 – Venezia 1620) e del suo allievo Jean Le Clerc (Nancy 1587 – Nancy 1633). Inoltre importanti sono le esperienze veronesi dedotte da Alessandro Turchi (Verona 1578 – Roma 1649), Marcantonio Bassetti (Verona 1586 – Verona 1630) e Pasquale Ottino (Verona 1578 – Verona 1630). Nell’ultimo periodo della sua produzione artistica Carpioni risente invece dell’influenza barocca.

Composizione di impianto scenografico con Cristo in primo piano a sinistra con un tronco alle sue spalle che divide in due triangoli lo spazio dando equilibrio e vitalità alla figura. Gli apostoli addormentati sono accennati a destra in secondo piano e messi in ombra da un insolito seguito di linee parallele orizzontali. L’incisione rientra nella produzione matura dell’artista ed è un esempio del gusto barocco, tanto nell’impianto, quanto nel segno impiegato. La critica ricorda quanto la stampa, e il dipinto di Carpioni ad essa strettamente connesso (Museo Aloisiano, Castiglione delle Stiviere), siano stati un modello di riferimento per altri pittori (G. B. Tiepolo, Jacopo Marieschi e Francesco Maffei). Esemplare in probabile I 0 II/III stato, essendo privo della fascia bianca inferiore non è possibile affermare se recasse l’indirizzo di Mario Cadorin forma in Padoa (II stato), certo non si tratto di un III/III stato poiché manca la scritta G. C. inv e sculp. incisa in basso a sinistra nel soggetto.

Ottima impressione con un piega orizzontale e qualche traccia di manipolazione. Rifilato alla linea di contorno del soggetto, privo cioè della fascia inferiore prima bianca e poi nel III stato occupata dalla dedica di Marco Pitteri al sacerdote Carlo Lodolis.

Bibliografia: TIB 45, 2-II (178); Commentary 4504.002  Alessandro Mazzoli, Giulio Carpioni incisore tra classicismo e barocco. Fondazione Italo Zetti, 2008, n 2.

Prezzo: € 300,00