Project Description

Hermensz Van Rijin Rembrandt
(Leida 1606 – Amsterdam 1669)

San Girolamo nello studio, 1642

Acquaforte
misure: mm 151 x 173

Rembrandt, pittore e incisore olandese, è considerato uno dei più grandi artisti della storia dell’arte europea e il più importante di quella olandese. Le sue opere furono popolari già durante la sua vita e si distinse nei ritratti, nei suoi autoritratti e nei soggetti tratti dalla Bibbia. Fu definito inoltre, proprio per il suo ineguagliabile chiaroscuro, “uno dei più grandi profeti della civiltà”, un maestro per tutti gli artisti che si sono accostati al linguaggio dell’incisione dopo di lui. Rembrandt anche quando lascia paesaggi o figure abbozzate “lo fa in funzione di un equilibrio formale diretto ad un impatto emotivo.”

In questa stampa l’autore ci invita ad ammirare con devozione e silenzio San Girolamo colto nella sua stanza intento allo studio. Il Santo (Stridone in Istria, 347 – Betlemme, 30 settembre 420) Padre e Dottore della chiesa tradusse in latino la Bibbia, secondo una delle due iconografie principali proprio all’interno del suo studio. Seduto davanti ad un tavolo ingombro da vari oggetti, il suo sguardo e il suo pensiero sono rivolti verso un grande volume aperto. La luce che si irradia dalla finestra in alto a destra mostra i particolari sia del Santo che della stanza. Egli è avvolto in un abito lungo, pesante e panneggiato. Ormai stanco dal lavoro sorregge con la mano sinistra il volto barbuto, la destra abbandonata lungo il corpo stringe tra le dita una penna. Dinanzi a lui un crocifisso appoggiato alla finestra e un teschio affiancato da libri sulla sinistra, alle sue spalle si snoda una elaborata scala a chiocciola. Il tratto intenso, fitto e la fitta intersezione di linee creano forti contrasti chiaroscurali, linguaggio prediletto dall’autore. L’oscurità dell’interno conferisce mistero e misticità alla composizione. Firma e data incisa in basso al centro nella fascia bianca appena sotto il soggetto: “Rembrandt f. 1642”.

Buona impressione dai neri argentei su carta vergellata compatta e leggera. Ottimo stato di conservazione, rifilata lungo o appena oltre la battuta del rame. Esemplare nel III/V stato con pesante ritocco, la sedia a destra è più bassa del tavolo, il leone in primo piano è quasi invisibile e la sua coda si confonde con l’orlo dell’abito di san Gerolamo, le sbarre nel pannello destro della finestra sono incomplete e sullo sfondo al centro appare un cappello appeso. Edizione riconducibile alla tiratura Basan databile alla fine del Settecento.

Filigrana: lettere entro un ovale.

Bibliografia: Hind 202 I; New Hollstein XVIII 212; Nowell-Usticke 105.

VENDUTO