Project Description

Lorenzo Viani
(Viareggio 1882 – Ostia 1936)

Maternità

Matita
misure: mm 164 x 125

Pittore, scrittore e incisore italiano. Spinto da necessità economiche inizialmente lavorò presso il barbiere Primo Puccini dove conobbe personaggi illustri come Andrea Costa, Giacomo Puccini, Gabriele D’Annunzio e il pittore Plinio Nomellini. Quest’ultimo lo spinse a iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Lucca e nel 1904 venne ammesso alla Scuola di Nudo di Firenze dove seguì i corsi di Giovanni Fattori. Nel 1908 visita Parigi e vi resta per circa un anno tra difficoltà economiche e psicologiche. Negli anni successivi viaggia tra Viareggio e Parigi, frequenta ambienti anarchici e si avvicina al movimento futurista. Espone alla I Mostra del Novecento (1926), alle Biennali veneziane, alla III Mostra d’Arte Marinara di Roma (1929), vincendo premi e riconoscimenti. Gli emarginati e il lavoro, la sofferenza e l’umanità in generale sono i suoi soggetti prediletti raffigurati con crudo realismo a volte persino in un’ottica caricata ma senza nulla concedere mai alla lusinga della decorazione e della piacevolezza. In questo senso la xilografia rappresentò per Viani la tecnica per eccellenza di traduzione dello stile fauve-espressionista maturato dall’artista fin dai primi anni del Novecento. Egli realizzò dal 1910 al 1928 circa duecentocinquanta tavole incise su vari tipi di legni.

In questo disegno viene rappresentato un tema ricorrente nella storia dell’arte: il rapporto tra madre e figlio. I due sono colti di profilo; la donna è avvolta in un lungo abito, ha un “fazzuolo” in testa e il volto è austero, spigoloso, vigile, segnato dal tempo, il naso dritto. Il bambino è comodamente seduto tra le braccia della donna e guarda la madre, sembra avere una testa piuttosto grande dai tratti morbidi e rotondi. Viani riesce così a mettere in scena il muto dialogo di due volti che si osservano, due rigidi profili. Sullo sfondo si intuisce la linea del mare e una vela appena accennata a destra. Nonostante la semplicità e la poca forza del segno l’opera è carica di lirismo e grazia poetica. In basso firma a matita, in alto a destra numero 7.

Ottimo stato di conservazione, carta ocra spessa tratta da un taccuino (si noti nel margine superiore la traccia dello strappo).

Bibliografia: inedito.
Per un confronto stilistico si veda: I.C. Signorini, Lorenzo Viani, disegni e xilografie, Firenze, La Nuova Italia, 1975.

Prezzo: € 800,00