Project Description

Luigi Bartolini
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)

La passeggiata degli angeli, 1935

Acquaforte su carta cina applicata
misure: mm 315 x 235

Pittore, scrittore, sceneggiatore ed incisore italiano. Dopo gli studi tecnici compiuti a Jesi, si trasferisce nel 1907 a Siena, dove si iscrive all’Istituto di Belle Arti. Nel 1909 lo troviamo a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e le lezioni di anatomia, storia dell’arte e letteratura all’Università. Presso l’Accademia di Spagna segue i corsi di disegno e studia le incisioni di Goya. Fra il 1913 e il 1914 è a Firenze, dove segue lezioni di architettura e anatomia e la scuola di nudo annessa all’Accademia; resta colpito dalle incisioni di Giovanni Fattori e, agli Uffizi, studia le collezioni di antichi disegni e le acqueforti di Rembrandt e Callot. Con Bartolini l’incisione torna ad essere un mezzo di espressione poetica libera dal simbolismo e dal vedutismo allora in voga presso le accademie. L’artista forte della sua indomita libertà espressiva e nonostante il suo essere anticonvenzionale è oggi considerato uno dei più importanti incisori contemporanei del novecento. Nelle sue acqueforti prevale ora un tratteggio leggero (genere biondo), ora una ricerca del chiaroscuro alla Rembrandt (genere nero).

Il tratto rapido e graffiante dell’artista descrive un paesaggio campestre: tronchi spoglie e alberi cingono un tratto di ruscello animato da qualche uccello. Il paesaggio viene descritto due volte. Infatti dall’angolo alto di sinistra fino a metà foglio Bartolini crea una cornice rettangolare per descrivere in maniera più ravvicinata il paesaggio sottostante. Sulla destra in alto un uomo e una donna di spalle passeggiano abbracciati, in basso altre due figure in piedi sembrano conversare fra loro. Firma incisa in lastra in basso a sinistra, oltre l’inciso a matita nel margine inferiore: firma e numerazione 2/19. Il foglio proviene dalla cartella intitolata Sante e cavalle, edita a Roma da Documento editore, 1943. In 2°. Frontespizio, 12 pagine di testo, colophon e due scritti di Luigi Bartolini, con 12 acqueforti numerate e firmate, timbro a secco ovale in calce a destra. Tiratura complessiva di 22 cartelle, la nostra è la seconda tavola della diciannovesima cartella. Le incisioni sono state stampate sotto la direzione di Luigi Bartolini presso la Calcografia di Roma, da Salvatore Barrovecchio. Esemplare nel I/II. Si segnala un esemplare passato presso la casa d’aste Minerva di Roma, leggermente acquerellato e numerato 4/30 in uno stato successivo, con molti segni aggiunti a marcare le zone in ombra, per esempio nella parte inferiore del tronco in primo piano, sulla testa dell’uomo in lato a destra e subito alla sua sinistra.

Nel volume Gli esemplari unici e rari, Bartolini inserisce l’incisione nel I stato con il titolo Il ruscello, datandola al 1936 e dichiarando una tiratura di 20 esemplari.

Impressione eccellente stampata su carta spessa color paglierino con fondino avorio. Ottimo stato di conservazione.

Bibliografia: Gli esemplari unici e rari, n 154.

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