Project Description

Luigi Bartolini
(Cupramontana 1892 – Roma 1963)

Tagliacozzo, 1925

Acquaforte
misure: mm 180 x 244

Pittore, scrittore, sceneggiatore ed incisore italiano. Dopo gli studi tecnici, compiuti a Jesi, si trasferisce nel 1907 a Siena, dove si iscrive all’Istituto di Belle Arti. Nel 1909 lo troviamo a Roma, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti e le lezioni di anatomia, storia dell’arte e letteratura all’Università; all’Accademia di Spagna, a San Pietro in Montorio, segue i corsi di disegno e studia le incisioni di Goya. Fra il 1913 e il 1914 è a Firenze, dove segue lezioni di architettura e anatomia e la scuola di nudo annessa all’Accademia; resta colpito dalle incisioni di Giovanni Fattori e, agli Uffizi, studia le collezioni di antichi disegni e le acqueforti di Rembrandt e Callot. Con Bartolini l’incisione torna ad essere un mezzo di espressione poetica libera dal simbolismo e dal vedutismo allora in voga presso le accademie. L’artista forte della sua indomita libertà espressiva e nonostante il suo essere anticonvenzionale è oggi considerato uno dei più importanti incisori contemporanei del novecento. Nelle sue acqueforti prevale ora un tratteggio leggero (genere biondo), ora una ricerca del chiaroscuro alla Rembrandt (genere nero).

In questa stampa viene rappresentato tra le catene montuose il comune abruzzese di Tagliacozzo. Il paese è incassato fra due montagne una scura, in ombra, sulla destra e una appena accennata al sole e chiara sulla sinistra. In primo piano uno spazio aperto, forse un campo e poi il gruppo delle abitazioni addossate, si riconosce il campanile della chiesa con l’orologio. Alcuni uomini conversano o sono intenti al lavoro, il primo piano è definito dal chiaroscuro dei tetti e delle finestre, mentre le case sul fondo vengono lasciate più chiare. Impressione eccellente con forti contrasti chiaroscurali. Il segno è libero, leggero e graffiante, tipico dei primi lavori di Bartolini. Ottimo stato di conservazione eccetto leggere diffuse tracce di foxing. Ampi margini. Firma a matita in basso a destra. Titolo a matita in basso a sinistra con data 1925.

Bibliografia: Ceccarelli, 2003, pag. 28 (il presente esemplare); Ficacci, Calcografia, 1997, 20 con data 1921. Lo stesso segnala inoltre un catalogo del 1922 dove era presente l’opera.

Prezzo: VENDUTO