Project Description

Luigi Cunego
(Verona 1757 – Roma 1823)

Due ninfe che si competono un amorino, 1813

Acquaforte
misure: mm 420 x 314

Figlio dell’incisore Domenico Cunego si formò con il padre a Roma. Fu soprattutto autore di traduzione e si dedicò alla rappresentazione di ritratti e stampe devozionali.

Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere: sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica testimoniano, si impegnò in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero, sotto il suo controllo, le sue opere. Cunego fu uno di questi collaboratori.

Questa stampa, la numero 3 come inciso in basso a destra, fa parte della serie di 10 tavole intitolata Mercato di Amore ideato da Antonio Canova per fregio di un picciolo tempio. L’insieme delle tavole, 1811-13, riproduce l’opera originale a tempera, oggi conservata presso la Gypsotheca e Museo Antonio Canova (Possagno), che Canova completò con l’apporto cromatico del miniaturista Giuseppe Todran. Ogni scena è dipinta in un foglio a se stante ma in maniera tale da poter essere giustapposta. Nel fregio viene raccontato il mito di Ermes, il dio dei mercanti, che si diverte a vendere amorini alle dee e alle ninfe dell’Olimpo. Dallo sfondo nero, creato mediante un abile fitto incrocio di segni, inserito in una cornice quadrettata emergono tre figure; due ninfe, giovani, belle coperte da abiti morbidi e panneggiati si contengono un amorino. La lastra originale, ormai consumata nelle zone nere, è conservata presso la Calcografia di Stato.

Impressione eccellente dai neri intensi e attenti contrasti chiaroscurali stampata su carta spessa giallo avorio. Ottimo stato di conservazione. Minimi margini lato inferiore, una mancanza integrata al margine superiore bianco, per il resto margini regolari.

Bibliografia: G. P. Bertini, F. Fiorani (a cura di), Canova e l’incisione, n LXXXXVIII

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