Project Description

Adriaen van Ostade
(Haarlem 1610 – Haarlem 1685)

Il calzolaio, 1671

Acquaforte
misure: mm 188 x 150

Pittore olandese figlio del tessitore Jan Hendricx e soprannominato Ostade per il borgo di provenienza del padre. La sua formazione avvenne presso il pittore Frans Hals; nel 1634 aderirà alla Gilda di San Luca. Fu considerato uno dei più importanti pittori olandesi che si occuparono della pittura di genere ritraendo immagini della vita contadina. Egli realizzerà non solo piccoli quadri ad olio ma anche acquerelli, disegni a penna e una cinquantina di incisioni dove scene di vita comune e paesaggi vengono trattati sotto la luce dell’influenza rembrantiana.

In questa stampa l’artista mostra allo spettatore un momento di vita comune, immortalando la quotidianità del lavoro di calzolaio. All’interno di una piccola bancarella di legno chiusa e costruita lungo la strada a ridosso di un’abitazione, probabilmente un’apertura verso il pubblico di un locale seminterrato, è accovacciato un uomo che con lo sguardo basso è concentrato sul suo lavoro. Vediamo varie calzature poste davanti a lui. L’artigiano si intrattiene con un avventore, un uomo seduto su di uno sgabello con una pipa in mano, ci da le spalle. Sul tetto della bancherella dorme sornione su di un telo un cagnolino raggomitolato su se stesso. Intorno vengono minuziosamente descritti diversi oggetti come una scopa, un libro, una cesta, due fascine, i vetri piombati della finestra e una fontana. Dal tetto ricade rigogliosa e illuminata dalla luce di una mattina di sole l’edera. In basso a destra inciso il nome AV Ostade e l’anno. Esemplare nell’ultimo stato con la vigna che ricopre completamente il tetto della casa fino al margine destro e con l’aggiunta di linee parallele oblique da sinistra e destra sule tetto e sul lato sinistro del camino.

Buona impressione su carta spessa databile al XVIII secolo. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame, applicato lungo il tao superiore a cartoncino ottocentesco di colore grigio. In basso a destra, oltre la battuta, a penna in grafia antica n.43.

Un altro esemplare è conservato presso la Pinacoteca Tosio Matinengo di Brescia.

Bibliografia: Hollstein 27; Bartsch 364.27; Godefroy 27 X/X. 

VENDUTO