Project Description

Luigi Veronesi
(Milano 1908 – Milano 1998)

Astratto, 1968

Xilografia
misure: mm 210 x 150

Pittore, fotografo, scenografo e incisore italiano. Agli inizi della sua carriera artistica egli frequenta un corso per disegnatore tessile e studia la fotografia e le sue varie tecniche. A ventanni si avvicina alla pittura frequentando l’Accademia Carrara di Bergamo. Si distacca progressivamente dall’impronta accademica per approdare ad un’astrattismo geometrico grazie anche al soggiorno del 1932 a Parigi dove stringe amicizia con Fernard Leger (Argentan, 1881 – Gif-sur-Yvette 1955) che gli consentirà di approfondire la conoscenza del costruttivismo russo e olandese. Successivamente entra a far parte del gruppo parigino Astraction – Création, gruppo artistico che promuoveva negli anni ’30 l’astrattismo con l’intento di contrastare il surrealismo, e si interessa al cinema e al teatro realizzando sei film sperimentali. Nel 1934 partecipa alla mostra collettiva di arte astratta d’Italia insieme a quegli artisti che firmano il “Manifesto della Prima Mostra Collettiva di Arte Astratta Italiana” come Oreste Bogliardi, Cristoforo De Amicis, Ezio D’Errico, Lucio Fontana, Virginio Ghiringhelli e Osvaldo Licini. Durante la guerra le sue abilità di disegnatore vengono utilizzate per creare documenti falsi a servizio del Movimento di liberazione nazionale. Nel dopoguerra lavora sia come grafico che pubblicitario e si interessa ad un’altra forma d’arte, la musica. Egli cerca infatti di trasformare i rapporti matematici tra le note musicali in rapporti tonali fra colori in modo tale da realizzare una duplice realtà dell’opera d’arte. Dal 1973 al 1977 insegna composizione e cromatologia presso l’accademia di Brera.

In questa fine silografia dal fondo nero emergono delle linee e delle forme geometriche che sembrano fluttuare nell’aria. Queste si rincorrono, intrecciano, creano una sorta di musicalità che rende l’opera armonica e solenne. Sembrano vele e aste, differenti per forma, dimensioni e contrasti chiaroscurali ma che formano un unica equilibrata composizione. In basso a matita “L.Veronsi 1968” e 3/50.

Impressione eccellente, dai neri intensi, su carta cina, ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. L’opera è conservata in un cartoncino piegato a mo di cartellina sul quale si legge di pugno dell’autore “gli auguri dei tre Veronesi 1968/69”. La silografia è un dono fatto dalla famiglia dell’autore al loro medico.

Bibliografia: G.Viazzi, Luigi Veronesi, 1980; Patani/ Luigi Veronesi Catalogo Generale dell’Opera Grafica 1927-1983.

VENDUTO