Project Description

Alberto Helios Gagliardo
(Genova 1893 – Genova 1987)

San Pietro della Foce a Genova, 1929

Acquaforte
misure: mm 312 x 371

Pittore e incisore italiano. Dal 1909 si iscrive all’Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova seguendo le lezioni di pittura di Quinzio. Approfondisce nel periodo successivo la tecnica divisionista e le tematiche simboliste volte sempre a motivi etico-sociali partecipando a diverse mostre ed esposizioni (Biennale di Venezia, Biennale Romana, Promotrice genovese, Isia di Monza). Nel 1923 si avvicina all’arte dell’incisione soprattutto all’acquaforte e produrrà, dal 1923 al 1978, quasi duecento acqueforti. Questa tecnica influenzerà, a partire dagli anni ’30, anche la produzione pittorica che diventa man mano più cupa, più incisiva e molto vicina al realismo. La raccolta Wolfsoniana di Genova conserva un’ampia documentazione del suo lavoro.

In questa stampa viene rappresentato uno scorcio genovese, un interessante documento storico, in particolare l’area antistante il lato sinistro della Chiesa che sorge nel quartiere Foce. Nella circoscrizione della Foce si ergono quattro chiese cattoliche, tutte di antica origine, e tutte per ragioni storiche diverse ricostruite ex novo tra il XIX e il XX secolo. In primo piano un’area sgombra e assolata, pare appena risistemata, tre aiuole con esili alberi e un carro sullo sfondo trainata da un cavallo. I sei alberi dai rami spogli proiettano a terra in modo netto la loro ombra. Oltre, dietro a un muro caratterizzato da un tratto rapido e nervoso per accentuare gli effetti chiaroscurali, sopra un contrafforte vediamo il complesso della Chiesa di S. Pietro e Bernardo della Foce, con le due cupole che svettano verso il cielo. Sullo sfondo profili di edifici abitativi colpiti da una intesa luce di una mattina autunnale lo spettatore è invitato a passeggiare e a perdersi in questa atmosfera argentea. Nei primi anni del XX secolo il comune di Foce, allora autonomo, venne annesso a Genova e importanti lavori di riqualificazione vennero promossi, tra cui proprio nel 1929 la copertura dell’ultimo tratto del torrente Bisagno. La chiesa fu gravemente danneggiata dai bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale e completamente ricostruita a partire dal 1952. L’incisione datata 1929 è dunque un interessante documento dell’area prima dei bombardamenti. Nell’inciso in basso a destra “G 29”.

Impressione eccellente, dai neri intensi. Ottimo stato di conservazione.  Ampi margini oltre la battuta del rame. In basso oltre la linea di inquadramento, a matita, titolo e firma “S.Pietro della Foce a Genova” “Alberto Helios Gagliardo”.

Bibliografia: E. Migliore, Artisti della Liguria, Genova 1937, pp. 52 s.; A. Cappellini, La pittura genovese dell’Ottocento, Genova 1938, pp. 172

Prezzo: € 330,00