Project Description

Albrecht Dürer
(Norimberga 1471 – Norimberga 1528)

Sansone e il Leone. 1496

Xilografia
misure: mm  280 x 379

Pittore e incisore tedesco. Dopo una prima istruzione presso la bottega del padre orefice, nel 1486 studia con il pittore Michael Wolgemut, il maggiore pittore e xilografo attivo in quegli anni a Norimberga. Di questo primo periodo si conservano rarissimi disegni che portano la firma “Ad”, sostituita con il monogramma nel 1496. A partire dal 1490 Dürer inizia i suoi viaggi per la Germania. Lavorando di volta in volta nei luoghi visitati, anche Venezia nel 1494, il suo nome iniziò a circolare. Proprio il primo viaggio in Italia sarà fondamentale per la sua formazione, in particolare, si arricchì del plastico monumentalismo di Mantegna e delle armonie classiche del Pollaiolo e di Giovanni Bellini. Tornato in patria aprì una bottega molto fiorente e stabilì un importante sodalizio con l’elettore di Sassonia Federico il Saggio. Tra il 1507-09 lo ritroviamo a Venezia al centro della raffinata società di nobili, artisti e umanisti della Serenissima, come artista illustre soprattutto per le sue incisioni. In questo periodo l’artista si soffermò su problemi coloristici, dovuti al contatto con Giorgione e Tiziano, risolvendoli in pale d’altare in cui lo spazio, i colori di smalto, il divino “umanizzato” sono le caratteristiche essenziali. Nell’ultimo periodo di vita si occupò principalmente della pubblicazione dei suoi scritti teorici, arricchiti da disegni scientifici.
Dürer è il più grande artista del Rinascimento nordico che, attraverso le sue opere, è stato cerniera tra il nord e il sud dell’Europa. La sua grande passione per l’incisione fa si che tale tecnica venga concepita dall’artista come una forma d’arte a se stante, e ne sviluppa e cura temi diversi e innovativi, che lo portano ad essere forse il migliore incisore di stampe antiche, insieme a Goya e Rembrandt.

La scena che vede rappresentati Sansone e il leone, si svolge in un paesaggio descritto accuratamente. Due città fortificate, un boschetto sulla sinistra, alberi, arbusti e profili di montagne sullo sfondo che si riversano nel mare solcato da diverse imbarcazione. Nonostante questi particolari l’attenzione dello spettatore si concentra sulla scena in primo piano ricca di pathos e tensione raccontata nel Libro dei Giudici. Per la raffigurazione del soggetto l’artista ha guardato alle opere del Maestro ES (circa 1420 – circa 1468) e di Israhel van Meckenem (1440 ca. – Bocholt 1503). Sansone giudice biblico dalla forza disumana donata da Dio è a cavallo del leone e cerca di forzare la bocca della bestia; l’eroe avvolto nel suo abito panneggiato e svolazzante afferra con tutta la sua forza l’animale dalla folta criniera quasi tangibile. Questa stampa viene messa in relazione con un’altra incisone di Durer: l’Ercole e i Molionidi per l’enfasi, il soggetto e il paesaggio rappresentato, inoltre per l’espressività del volto di Sansone alcuni studiosi hanno ipotizzato che Durer si sia ispirato al volto di Cristo portacroce di Leonardo. Monogramma in basso al centro. La matrice in legno è conservata al Metropolitan Museum of Art a New York.

Impressione eccellente dei neri intensi, il cui rilievo è visibile anche al verso. Ottimo stato di conservazione, eccetto una piccola mancanza nel margine superiore di 4 mm e qualche strappo restaurato lungo i margini. Stato tra b e c: con una spaccatura in corrispondenza della roccia e uno nel profilo delle montagne, ma non sul monogramma. Al verso a matita antiche scritte di catalogazione: N15/ B 2; n 893/ b2. ,

Un altro esemplare è conservato presso la Raccolta delle Stampe Achille Bertelli.

Bibliografia: Meder 107; Bartsch 2; Strauss 33; Dodgson I.271.8; TIB 2 (116), Commentary 1001.202

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