Project Description

Ambito Giulio Romano
(XVI secolo)

Littore

Penna e gessetto bianco
misure: 270 x 202

In questo foglio eseguito su carta preparata color terra viene rappresentato, mentre procede da sinistra verso destra, un uomo barbuto a figura intera: è un Littore che anticipa l’Imperatore Sigismondo Augusto verso il quale volta la testa. Una marcata linea di contorno definisce il suo corpo muscoloso avvolto in una tunica stretta in vita da una cintura, le braccia sostengono e sorreggono un pesante fascio littorio. Simbolo nell’antica Roma di potere e di giustizia veniva portato dai Littori, individui che precedevano l’arrivo di un magistrato. Lo sguardo è concentrato, capelli bianchi e barba canuta incolta mostrano l’età matura. Abile l’impiego della biacca per tratti paralleli che pongo in risalto le aree battute dalla luce, i capelli, la barba e accennano alla superficie del terreno. Il modello anatomico, il segno grafico, il modo in cui sono costruiti, per esempio, gli occhi tradiscono un chiaro rimando alla grafica di Giulio Pippi detto Romano (Roma 1499-Mantova 1596). L’opera riprende infatti con fedeltà una delle figure disegnate da Giulio Romano per il fregio in stucco che celebra l’ingresso a Mantova dell’Imperatore Sigismondo Augusto nella Stanza degli Stucchi di Palazzo Te. Eseguito fra il 1529 e il 1531 da Giovanni Battista Scultori e Francesco Primaticcio il fregio su due strisce è lungo 60 metri ed è popolato da circa cinquecento figure di soldati romani. Nel 1432 l’Imperatore giunge infatti a Mantova per investire Giovan Francesco Gonzaga e la sua discendenza del titolo di Marchesi di Mantova.
Il disegno potrebbe essere stato eseguito da uno dei numerosi aiutanti che operavano nella vivace bottega del Pippi, al fine di esercitarsi sui disegni del maestro.  A riprova dell’interesse che i disegni per il fregio ricoprirono nel tempo si segnala che al Louvre si conservano molte copie degli originali classificate come “scuola di Giulio Pippi” (Bacou-Béguin nn 3732-3756) e ritoccati da Rubens. I modelli per le figure del complesso fregio sono da cercare, secondo la critica, nella Colonna Traiana, nella Colonna Antonina e nell’Arco di Settimio Severo.

Filigrana: agnello pasquale in un doppio scudo (Italia centrale, XVI secolo)

Bibliografia: Bacou-Beguin, Autor de Raphael. Dessins et peintures du Musée du Louvre. Parigi 1983; Stefani Massari, Giulio Romano pinxit e delineavit, Roma 1993, Fratelli Palombi editori, n254 e p261.

VENDUTO