Project Description

Artista toscano, ambito di Ercole Bazzicaluva
(XVII secolo)

Caccia al cinghiale

Penna
misure: mm 250 x 190

All’interno di un paesaggio caratterizzato da un grande albero sulla sinistra in primo piano a mo di quinta, case rustiche e diroccate sull’altura al centro e un fiume animato sulla destra, assistiamo al momento culminante di una caccia al cinghiale. Al centro in secondo piano un uomo dall’espressione attenta e concentrata è colto nell’attimo prima di sferrare la sua lancia sul corpo dell’animale in fuga. Il tratto lungo e nervoso descrive le zone d’ombra per linee parallele, tradisce i modi di un artista più vicino al linguaggio dell’incisione che a quello della pittura. L’inchiostro bruno è impiegato con differenti effetti tonali, da zone in cui è più carico e scuro si fa via via più leggero, quasi graffi impercettibili; anche questo linguaggio simula quello delle morsure nell’incisione. In generale l’autore si dimostra prossimo all’ambiente artistico fiorentino della prima metà del Seicento. Si riconoscono i modi di artisti quali Remigio Cantagallina, Ercole Bazzicaluva, Giulio e Alfonso Parigi. Anche l’impianto scenografico risponde alle esigenze proprie degli spettacoli pubblici e degli apparati effimeri allora molto diffusi. La figura al centro ci pare tuttavia un po’ ingenua, un po’ slegata al paesaggio, e dunque riteniamo di non poter riconoscere una mano certa. In merito al soggetto ricordiamo che Ercole Bazzicaluva (Pisa 1600 circa – Firenze 1641 circa) incide una serie di sei piccole acqueforti sul tema della caccia tra le quali una nello specifico sulla caccia al cinghiale, senza data. La serie è offerta al suo mecenate Alessandro Visconti, nella dedica che apre la serie l’autore fa riferimento alla caccia come a un esercizio Cavalleresco atto ad allenarsi a “gloriosi esercizi Militari” nei quali la famiglia Visconti aveva dato grandi prove; nessuna di queste incisioni tuttavia può essere posta in relazione con il presente disegno.

Ottimo stato di conservazione, inchiostro fresco e ben conservato, eccetto una macchia in alto a sinistra che non disturba la lettura dell’opera.

Filigrana: frammento di “giglio”

Bibliografia per l’autore di riferimento: Annamaria negro Spina, Giulio Parigi e gli incisori della sua cerchia, Società Editrice Napoletana, 1983, pp 187 e 188, ill. n 85.

VENDUTO