Project Description

Augusto Baracchi
(Modena 1878 – Milano 1942)

Roma. Tempio di Marte Ultore

Acquaforte
misure: mm 375 x 488; foglio mm 505 x 700

Pittore e incisore italiano formatosi presso l’Istituto di Belle Arti di Modena seguendo i corsi di Salvatore Postiglione (Napoli 1861 – Napoli 1906). Si interessò sia alla pittura che all’incisione e realizzò circa duecento lastre impiegando l’acquaforte, l’acquatinta e la puntasecca. Le sue opere vennero apprezzate sia dal pubblico che dalle critica ed espose in molte città italiane ed estere come Parigi, Berlino, Chicago ed Atene. Le sue incisioni vennero premiate nel 1930 alla XVII Biennale di Venezia. 

Nel foglio mediante un ardito scorcio prospettico viene proposto un dettaglio dei resti del Tempio di Marte Ultore. Questo antico tempio romano faceva da chiusura al Foro di Augusto ed è proprio l’imperatore ad aver dedicato il tempio a Marte per celebrare la vittoria nella Battaglia di Filippi. Al tempo dell’esecuzione della lastra i resti erano appena affiorati grazie agli scavi condotti tra il 1930 e il 1932 dall’archeologo Corrado Ricci (Ravenna 1858 – Roma 1934). Il contrasto chiaroscurale ed l’abile morsura, nonché la scelta del punto d’osservazione ribassato, ravvicinato e dallo spigolo del basamento, esaltano l’imponenza della grande scalinata centrale dalla quale si accedeva al Tempio, alcune colonne in rovina e due delle tre colonne corinzie superstiti che reggono ancora oggi una parte di architrave. Sullo sfondo profili di alcuni edifici romani moderni e il cielo solcato da rigonfie nubi. In basso a destra nell’inciso: Roma Foro d’Augusto/Tempio di Marte Ultore. In basso oltre l’inciso a matita titolo Roma Tempio di Marte Ultore, numerazione 16/50 e firma.

Impressione eccellente, dai neri intensi. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame.

Prezzo: € 250,00