Project Description

Domenico Marchetti
(attivo a Roma fine XVII inizio XIX secolo)

Perseo trionfante, 1813

Acquaforte
misure: mm 860 x 620

Incisore italiano, attivo a Venezia dove collabora tra il 1813 e il 1818 alla raccolta di stampe della Storia della Scultura del conte Fancesco Leopoldo Cicognara incidendo il ritratto di Antonio Canova. Nel 1825 è a Roma attivo come incisore in proprio e poi presso la Calcografia Camerale. Diviene poi insegnate all’ospizio di San Michele e dal 1838 membro dell’Accademia di San Luca. Tra le diverse collaborazione è ricordato anche come uno degli incisori scelti da Canova per riprodurre le sue opere pittoriche e marmoree con ventidue rami.

Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere, sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricorda, era indignato per le brutte stampe dalle sue opere che circolavano e, dopo i primi tentativi di riproduzione a contorno in formato ridotto, nel secondo decennio dell’800 si impegna in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione. Egli stesso scelse la maniera e l’angolazione da cui riprodurre le figure, i gruppi o i bassorilievi. Il lavoro sulle lastre veniva seguito passo passo da Canova il quale, una volta terminata l’opera, si riservava il diritto di approvare il risultato prima di pagare l’intagliatore. Canova stesso stabiliva inoltre le dediche da aggiungere sotto i soggetti incisi. I fogli venivano per lo più venduti sciolti presso il negozio di Pier Luigi Scheri a Roma in Piazza di Spagna 82. Si conosce inoltre un frontespizio datato 1817 delle “Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova” in vendita presso il libraio Pier Luigi Scheri di Roma, e un altro in francese stampato dall’editore Boudin a Parigi senza data. Ciò testimonia l’ampio interesse per le opere di Canova, in Italia e in Francia, nonostante la mancanza di una vera e propria edizione definitiva, forse anche a causa della morte di Canova nel 1822, delle lastre da lui curate. Le lastra è oggi conservata presso la Calcografia di Stato di Roma.

In questa stampa, viene raffigurato Perseo trionfante dopo aver tagliato la testa di Medusa, una delle tre Gorgoni. È un giovane fanciullo, virile e atletico munito di un copricapo alato, dei sandali di Mercurio e del falcetto da questi regalatogli per decapitare Medusa. Sotto il soggetto incisi inventore, disegnatore Giovanni Tognoli (Bieno (Trento) 1786 – Roma 1862) e incisore. Al centro in basso titolo e dedica.

L’opera è stata realizzata da Antonio Canova (1757-1822) tra il 1797 e i primi mesi del 1801. Inizialmente promessa al tribuno francese Onorato Duveyriez, fu ceduta alla Repubblica Cisalpina per il nuovo Foro Bonaparte di Milano, ma definitivamente acquistata dal pontefice Pio VII per i Musei Vaticani dove venne posta sul piedistallo dell’Apollo del Belvedere. La scultura venne temporaneamente trasportata in Francia a seguito del Trattato di Tolentino. Oggi è conservato presso i Musei Vaticani. È raffigurato nudo e stante, il volto di profilo, l’elmo di Plutone sulla testa, la spada di diamante offerta da Vulcano nella mano destra e i sandali di Mercurio a i piedi. Questi sono i doni offerti a Perseo per sconfiggere la Medusa, la cui testa recisa è sollevata in segno di trionfo. Un morbido manto pende dal braccio sinistro verso il piede destro. La scultura è posta sopra un doppio scalino.

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Esemplare in I stato con la dedica al Chiarissimo Cavalier Giuseppe Bossi pittore.

Bibliografia: Grazia Pezzini Bernini-Fabio Fiorani, Canova e l’incisione, Ghedina e Tassotti, Bassano 1993, n XXX.

VENDUTO