Project Description

Giuseppe Graziosi
(Savignano sul Panaro 1879 – Firenze 1942)

Scena campestre

Acquaforte
misure: mm 396 x 488

Scultore, pittore e incisore italiano. Arsenio Crespellani archeologo e numismatico italiano nonché proprietario del fondo dove la famiglia viveva, riconosce le doti artistiche del giovane Giuseppe e finanzia i suoi studi. La prima formazione avviene al Regio Istituto di Belle Arti di Modena dove studia scultura e si misura con l’esperienza purista e verista. Una volta terminati gli studi a Modena si trasferisce a Firenze, entra nella Scuola Libera di Nudo sotto la guida dello scultore Augusto Rivalta e qui conosce Giovanni Fattori e ne frequenta con i colleghi lo studio. Dal 1900 al 1902 è a Roma inizialmente per adempiere al servizio militare e poi per perfezionare gli studi presso all’Accademia di Belle Arti. Dopo un breve soggiorno parigino nel 1906 si unisce al gruppo Giovane Etruria promosso da Plinio Nomellini e da Galileo Chini, le sue opere risentono di questo periodo rimandano al movimento divisionista affrontando temi legati al mondo contadino o alla vita famigliare. Graziosi fu un artista poliedrico che si interessò tanto alla scultura con richiamo all’arte rinascimentale, quanto alla pittura dalla pennellata forte e vigorosa; nutrita è anche la produzione grafica di litografie e acqueforti.

In questa stampa viene raffigurato un momento di vita contadina. Il segno nervoso e vibrante è supportato da una forte inchiostrazione. Il punto di osservazione ribassato fa sembrare enormi i tre cavalli che occupano il centro della scena. In primo piano un uomo e una donna con in grembo un neonato sono seduti su di un tronco, stanchi dal lavoro, si riposano. Capre e pecore, un puledro e altri contadini, sullo sfondo oltre una roccia, riempiono la composizione.

Impressione eccellente, dai neri intensi. Ottimo stato di conservazione, eccetto uno strappo restaurato visibile solo al verso. Ampi margini oltre la battuta del rame. Firma a matita in basso a destra.

Prezzo: € 400,00