Project Description

Hermensz Van Rijin Rembrandt
(Leida 1606 – Amsterdam 1669)

La lapidazione di santo Stefano, 1635

Acquaforte
misure: mm 96 x 84; foglio mm 101 x 90

Rembrandt, pittore e incisore olandese, è considerato uno dei più grandi artisti della storia dell’arte europea e il più importante di quella olandese. Le sue opere furono popolari già durante la sua vita e si distinse nei ritratti, nei suoi autoritratti e nei soggetti tratti dalla Bibbia. Fu definito inoltre, proprio per il suo ineguagliabile chiaroscuro, “uno dei più grandi profeti della civiltà”, un maestro per tutti gli artisti che si sono accostati al linguaggio dell’incisione dopo di lui. Rembrandt anche quando lascia paesaggi o figure abbozzate “lo fa in funzione di un equilibrio formale diretto ad un impatto emotivo.”

Il soggetto deriva molto probabilmente dal dipinto ad olio realizzato nel 1625 e conservato presso il Museo di Belle Arti a Lione. Seguendo gli Atti degli Apostoli, viene raffigurato il martirio di Santo Stefano primo martire cristiano. Rembrandt come in un fermo immagine coglie l’attimo più violento ponendo l’accento sulle pose, sulle espressioni creando un’atmosfera drammatica e ricca di pathos mediante un tratto denso e veloce. Al centro della composizione c’è il santo in ginocchio a terra, rivolto a sinistra, vestito da diacono sta per ricevere il colpo di grazia. Gli uomini che lo circondano, alcuni già pronti a scagliare la pietra, altri ad osservare o a raccogliere sassi, hanno volti contraddistinti da rabbia, impeto violento, scherno. Solo le figure alle spalle del Santo, in secondo piano fortemente ribassato, sembrano spuntare dal terreno, nascosti, osservano impauriti. Sullo sfondo a destra profili delle mura di Gerusalemme. In basso a sinistra inciso: Rembrandt f. 1635. La lastra è tutt’ora conservata a Parigi.

Buona impressione con evidenti ritocchi, neri intensi. Ottimo stato di conservazione. Margini di 5 mm. Carta vergellata databile alla fine del XVIII secolo.

Stato: II/IV stato con pochi tratti dei raggi ancora visibili, le zone in ombra ritoccate ma senza i tratti che scuriscono l’angolo in alto a sinistra e la gamba dell’uomo a sinistra. Tiratura Basan.

Un altro esemplare è conservato presso la Raccolte delle Stampe Achille Bertarelli.

Bibliografia: New Holl. 140; H. 125; White e Boon 97

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