Project Description

Luigi Pizzi
(Verona 1759 – Padova 1821)

Disputa tra filosofi

China
misure: mm 270 x 193

Scarse notizie gravitano attorno la figura di Luigi Pizzi, pittore, disegnatore, ma conosciuto principalmente per le sue belle incisioni di riproduzione da artisti quali Raffaello, Veronese e Domenichino, allora di grande moda. Nel 1791 si trova a Padova presso la Regia Accademia per seguire gli insegnamenti di Paolo Pozzo (Verona 1741 – Mantova 1803). Intorno al 1801 è a Verona per insegnare disegno e intaglio, incarichi che conserverà anche presso l’Università della città Padova dove si trasferisce definitivamente.

In questo insolito foglio vengono raffigurati quattro busti di filosofi. L’intensità del segno è rapido e graffiante, costruisce lo spazio e la corporeità delle figure. Nulla è lasciato incompiuto: barba, capelli, rughe del volto, gli sguardi che si trasformano in parole, i gesti vivaci come quello del filosofo a sinistra di profilo o dell’uomo in primo piano che tra le mani custodisce un libro. La fitta intersezione di linee genera contrasti chiaroscurali in grado da far emergere le figure dallo sfondo. Il soggetto richiama i dettami del mondo classico ma lo stile è perfettamente coerente con l’arte del bulino di impronta neoclassica. In basso a sinistra a penna, in blu, numero 9 (?), mentre al verso scritta a penna e ripetuto a matita Disegno del Pizzi. Al verso in alto a sinistra, a penna numerazione 6159/10

Ottimo stato di conservazione.

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