Project Description

Mosè Bianchi
(Monza 1840 – Monza 1904)

La preghiera, dopo il 1872 e al verso Pifferaio, 1874

Acquaforte
misure: mm 221 x 172 / mm 166 x 125

Pittore e incisore italiano. Nel 1856 si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Brera. Allievo di Giuseppe Bertini, in questi anni strinse rapporti di amicizia con i compagni di corso: Filippo Carcano, Tranquillo Cremona, Federico Faruffini e Daniele Ranzoni, condividendo con essi, qualche anno dopo, lo studio milanese in via San Primo. Successivamente perfezionò le sue conoscenze artistiche a Venezia e a Parigi dove conobbe Mariano Fortuny. Esordì con quadri storici di soggetto romantico, per volgersi poi al genere e al paesaggio. La sua pittura parve assai rinnovatrice, per l’attenzione data agli effetti atmosferici e per la tecnica spigliata, in realtà più vicina a quella del Fortuny che a quella degli impressionisti. Egli realizzò circa settanta opere incise al’interno delle quali riportò ciò che rappresentava nei dipinti ma l’attenzione non è più rivolta tanto al soggetto quanto ai giochi chiaroscurali.

Prova di stampa eccellente, reca su entrambi i versi del foglio impressioni di due lastre differenti.

Al recto viene raffigurata, presumibilmente in un interno, una giovane fanciulla inginocchiata con sguardo pensieroso e triste. L’artista, con effetto di plate tone, si concentra nel rappresentare il soggetto e parte dell’inginocchiatoio. L’esemplare ha il carattere di una prova di lavoro in cui ancora non vi è alcun accenno alla definizione dello spazio circostante il soggetto, nonostante ciò la scena appare piena e nitida grazie al sapiente utilizzo dell’inchiostratura sullo sfondo. Firma a matita in basso a destra “Bianchi Mosè”. Lo stesso soggetto è in un quadro esposto a Brera nel 1872, riferimento temporale per datare l’acquaforte. La prova è differente è più ricca di chiaroscuro rispetto agli altri esemplari noti.

Al verso troviamo un’altra acquaforte in prova di stampa che rappresenta un pastore abruzzese in piedi su uno sfondo omogeneo mentre suona la cornamusa. Qui, in un paesaggio appena accennato solamente da un sasso e da un’esile ramo sulla sinistra, Bianchi si concentra sull’indagine del soggetto descrivendo vestiario e volto con estrema attenzione al dettaglio. Impressione eccellente dai toni nero-grigi decisi e morbidi.

Il foglio si presenta in ottimo stato do conservazione con qualche traccia di sfregamento al verso. Buoni margini.

Bibliografia: Amalia Mezzetti, L’acquaforte lombarda nella seconda metà dell’800, 91-77.

Prezzo: € 1800,00