Project Description

Pietro Fontana
(Bassano 1762 – Roma 1837)

Damosseno, 1816

Acquaforte
misure: mm 860 x 620

Principalmente incisore si forma a Bassano presso il pittore Giulio Golini, ben presto si impiega presso la rinomata Calcografia Remondini. Successivamente parte alla volta di Venezia per studiare con il pittore Mengardi e nel 1785 raggiunge Roma per riunirsi all’amico incisore Giovanni Folo presso lo studio del ben più noto incisore veneto Giovanni Volpato. Per i primi anni la sua attività è influenzata dai lavori di Raffaello Morghen, dal quale però si distacca per aprire uno studio in proprio. Tra i vari lavori di traduzioni di monumenti da segnalare la duratura collaborazione con Antonio Canova per il quale riprodurrà ben trentadue tra monumenti e bassorilievi.

Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere, sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricorda, era indignato per le brutte stampe dalle sue opere che circolavano e, dopo i primi tentativi di riproduzione a contorno in formato ridotto, nel secondo decennio dell’800 si impegna in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione. Egli stesso scelse la maniera e l’angolazione da cui riprodurre le figure, i gruppi o i bassorilievi. Il lavoro sulle lastre veniva seguito passo passo da Canova il quale, una volta terminata l’opera, si riservava il diritto di approvare il risultato prima di pagare l’intagliatore. Canova stesso stabiliva inoltre le dediche da aggiungere sotto i soggetti incisi. I fogli venivano per lo più venduti sciolti presso il negozio di Pier Luigi Scheri a Roma in Piazza di Spagna 82. Si conosce inoltre un frontespizio datato 1817 delle “Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova” in vendita presso il libraio Pier Luigi Scheri di Roma, e un altro in francese stampato dall’editore Boudin a Parigi senza data. Ciò testimonia l’ampio interesse per le opere di Canova, in Italia e in Francia, nonostante la mancanza di una vera e propria edizione definitiva, forse anche a causa della morte di Canova nel 1822, delle lastre da lui curate. Le lastra è oggi conservata presso la Calcografia di Stato di Roma.

In questa stampa, viene raffigurato uno dei protagonisti dei giochi Nemei: Damosseno. Il possente e vigoroso atleta viene visto sia frontalmente che di schiena; la posa plastica consente di osservate i muscoli in tensione mentre protegge il petto con il braccio sinistro, quasi voglia farsene scudo e la mano destra è aperta e protesa come una lama per sferrare il colpo mortale. Oggi la scultura, eseguita tra il 1795 e il 1806, è conservata presso i Musei Vaticani a lato dell’altra scultura canoviana commissionata dal Governo Pontificio: il Perseo.  Oltre il soggetto in basso: titolo, dedica, numi dello scultore, dell’incisore e del disegnatore Giovanni Tognoli (Bieno TN 1786 – Roma 1862).

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione, angolo superiore destro ricongiunto. Ampi margini oltre la battuta del rame. II/III stato con la dedica al Cardinal Ercole Consalvi e senza l’indirizzo della Calcografia Camerale.

Bibliografia: Grazia Pezzini Bernini-Fabio Fiorani, Canova e l’incisione, Ghedina e Tassotti, Bassano 1993, n XXXIII.

VENDUTO