Project Description

Pietro Fontana
(Bassano 1762 – Roma 1837)

La pace, 1815

Acquaforte
misure: mm 860 x 620

Principalmente incisore si forma a Bassano presso il pittore Giulio Golini, ben presto si impiega presso la rinomata Calcografia Remondini. Successivamente parte alla volta di Venezia per studiare con il pittore Mengardi e nel 1785 raggiunge Roma per riunirsi all’amico incisore Giovanni Folo presso lo studio del ben più noto incisore veneto Giovanni Volpato. Per i primi anni la sua attività è influenzata dai lavori di Raffaello Morghen, dal quale però si distacca per aprire uno studio in proprio. Tra i vari lavori di traduzioni di monumenti da segnalare la duratura collaborazione con Antonio Canova per il quale riprodurrà ben trentadue tra monumenti e bassorilievi.

Antonio Canova attribuì una grande importanza al mezzo incisorio quale mezzo di divulgazione delle immagini delle sue opere, sculture e bassorilievi. Come i documenti e la critica ricorda, era indignato per le brutte stampe dalle sue opere che circolavano e, dopo i primi tentativi di riproduzione a contorno in formato ridotto, nel secondo decennio dell’800 si impegna in prima persona a stipendiare incisori che riproducessero sotto il suo controllo in maniera sistematica tutta la sua produzione. Egli stesso scelse la maniera e l’angolazione da cui riprodurre le figure, i gruppi o i bassorilievi. Il lavoro sulle lastre veniva seguito passo passo da Canova il quale, una volta terminata l’opera, si riservava il diritto di approvare il risultato prima di pagare l’intagliatore. Canova stesso stabiliva inoltre le dediche da aggiungere sotto i soggetti incisi. I fogli venivano per lo più venduti sciolti presso il negozio di Pier Luigi Scheri a Roma in Piazza di Spagna 82. Si conosce inoltre un frontespizio datato 1817 delle “Stampe delle opere scolpite da Antonio Canova” in vendita presso il libraio Pier Luigi Scheri di Roma, e un altro in francese stampato dall’editore Boudin a Parigi senza data. Ciò testimonia l’ampio interesse per le opere di Canova, in Italia e in Francia, nonostante la mancanza di una vera e propria edizione definitiva, forse anche a causa della morte di Canova nel 1822, delle lastre da lui curate. Le lastra è oggi conservata presso la Calcografia di Stato di Roma.

La scultura con la personificazione della Pace fu realizzata da Canova tra il 1811 e il 1814, per volontà del principe Nicolaj Rumianzev cancelliere dell’Impero russo, come simbolo di unità e concordia tra le varie nazioni europee. Canova trasse ispirazione da una medaglia di Claudio. Nell’incisione attraverso delicati contrasti chiaroscurali la donna alata si erge maestosa, avvolta in un abito morbido e panneggiato; in una mano afferra il bastone di Hermes, con l’altra afferra delicatamente un ramo di ulivo. Calpesta un serpente simbolo di discordia e poggia su una colonna sulla quale si leggono tre incisioni in latino commemorative dei trattati siglati da membri eminenti dei Rumianzev. Attualmente la scultura si trova presso il Museo Bogdan e Varvara Khanenko di Kiev. Oltre l’immagine in basso: titolo, dedica e nomi dello scultore, dell’incisore e del disegnatore Giovanni Tognoli (Bieno TN 1786 – Roma 1862).

Impressione eccellente. Ottimo stato di conservazione. Ampi margini oltre la battuta del rame. Esemplare in I stato, con la dedica all’Imperatore di tutte le Russie Alessandro I ma senza l’indirizzo della Calcografia Camerale.

Bibliografia: Grazia Pezzini Bernini-Fabio Fiorani, Canova e l’incisione, Ghedina e Tassotti, Bassano 1993, n LXVII.

VENDUTO