Project Description

Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren
(Santiago del Cile 1911 – Civitavecchia 2002)

Pan-Kinorama, 1971

Acquaforte e acquatinta a colori
misure: cm 29,2 x 24,2; foglio 52 x 36,5

Pittore e architetto cileno, icona dell’arte del ‘900. Nacque in una famiglia benestante e nel 1931 si laureò in architettura presso l’università di Santiago del Cile. Nel ’34 si trasferì a Parigi dove collaborerà con Le Corbusier (La Chaux-de-Fonds 1887 – Roccabruna 1965) e qui l’incontro con Andrè Breton e Salvator Dalì determinerà il suo ingresso nel Surrealismo sviluppando un modus operandi carico di immaginazione in cui le forme spesso astratte trovano la loro dimensione nello spazio compositivo, i suoi primi oli surrealisti li chiamò Morfologie Psicologiche e poi Inscape. Successivamente partirà per Londra per lavorare con Walter Gropius (Berlino 1883 – Boston 1969) e qui entrerà in contatto con Henry Moore (Castleford 1898 – Much Hadham 1986) e René Magritte (Lessines 1898 – Bruxelles 1967). A causa della Seconda Guerra Mondiale lo vediamo nel 1940 a New York e nel 1949 a Roma. Sarà sempre itinerante tra la Francia e l’Italia, e in Italia si trasferì a Tarquinia dove si stabilì in un convento e si dedicò all’architettura creando l’Autoapocalipse, una casa realizzata riciclando scarti di vecchie automobili, in collaborazione Bruno Elisei (Tarquinia 1945).

Composizione con quattro figure antropomorfe, tipiche dell’autore, che sembrano all’interno di un’aula universitaria. Scrivono e commentano operando su una lavagna alla loro sinistra, le figure sono parzialmente in ombra mentre un cono di luce bianca parte dalla metà del lato sinistro della lastra e invade la composizione. Una fascia orizzontale a metà lastra divide in due lo spazio. Edizione Maison des Arts et Loisirs de Montbeliard, per l’esposizione Atelier Georges Visat. Tiratura 100 esemplari su carta Arches numerati da 1 a 100, XXV prove fuori commercio numerate da I a XXV e altre prove d’artista non numerate.

Ottimo stato di conservazione. Colori vividi. Ampi margini oltre la battuta. Numerata a matita in basso a sinistra XIII/XXV e firmata in basso a destra.

Bibliografia: Roland Sabatier, Matta catalogue raisonné de l’oeuvre grave (1943-1974), Ed Sonet, 1975, n 240

RISERVATO Museo