Project Description

Stefano Della Bella
(Firenze 1610 – Firenze 1664)

Entrée de l’ambasadeur de Pologne à Rome (lettres L-M), 1633

Acquaforte
misure: mm 156 x 435

Incisore e disegnatore, si dedicò sporadicamente alla pittura. Il padre Francesco, scultore allievo di Giambologna, morì prematuramente ma riuscì ad avviare tutti i suoi figli a mestieri d’arte. Stefano fu il solo ad eccellere, ebbe i primi insegnamenti presso botteghe di dimenticati orefici i quali ebbero tuttavia il pregio di fargli prender dimestichezza con il bulino. Fu sostanzialmente un autodidatta. Le fonti bibliografiche affermano che egli si esercitava a disegnare figure curiosamente partendo dai piedi e a copiare le incisioni di Jacques Callot avendo come unico confronto l’incisore Remigio Cantagallina. Fu notato poi dal pittore Giovan Battista Vanni che lo prese nella sua bottega e gli diede i primi insegnamenti di pittura e del disegno. La vocazione di Della Bella fu sicuramente l’incisione e già le sue prime opere rivelano i temi a lui più cari: scene di vita contemporanea, feste, battaglie e le decorazioni. Lo studio delle incisioni e dei disegno di maestri antichi, la conoscenza e il confronto con i maestri fiorentini e fiamminghi a lui contemporanei allora presenti alla corte medicea furono furono di grande stimolo. Egli è considerato un grafico puro, grazie ai suoi numerosi viaggi tra Roma e Parigi e grazie alla protezione dei Medici maturò un proprio linguaggio grafico, in vita e per tutto il XVIII secolo fu ricercato e collezionato in Francia e in Italia .

In questa stampa, che fa parte della serie di 6 intitolata L’entrata dell’Ambasciatore di Polonia a Roma, viene rappresentato un solenne corteo. I personaggi sono riconoscibili attraverso le iscrizioni in italiano presenti nel margine inferiore a cui corrispondono le lettere (in questo caso L-M) in lastra nell’immagine. Partendo da sinistra, alcuni uomini cercano di domare dei cavalli imbizzarriti che hanno “selle di lana d’oro e briglie gioiellate”; al centro Sua Eccellenza Mastro di Stalla che cavalca tronfio con un bastone d’argento in mano avvolto in un abito riccamente decorato. Alle sue spalle diversi uomini a piedi e sui cavalli, colti in atteggiamenti ed espressioni differenti, lo seguono. I sei fogli sono stati concepiti per essere uniti fra loro e comporre così un vero e proprio corteo di carta. Composizione nitida dalla forte inchiostrazione.

Impressione eccellente, applicata su cartoncino con numero a penna in grafia antica n.48. Ottimo stato di conservazione. Rifilata alla battuta del rame.

Bibliografia: De Vesme-Massar 270, pag. 17.

VENDUTO