Project Description

Enrico Baj
(Milano 1924 – Vergiate 2003)

Saluto alla bandiera (?)

Litografia a colori
misure: cm 70 x 50

Pittore, scultore e saggista italiano. Inizialmente frequenta la facoltà di medicina a Milano che abbandona dopo la Seconda Guerra Mondiale, consegue invece la laurea in Legge studiando parallelamente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Durante gli anni ’50 e ’60 stringe amicizia, sia in Italia che all’estero, con artisti illustri come Fontana, Manzoni, Klein, il Gruppo Cobra, Duchamp, gli esponenti del Nouveau Réalisme e i fautori della Patafisica. Nel 1951 fonda il Movimento Nucleare con Dangelo e Dova per sdoganare e reinventare la pittura allontanandola da ogni forma di accademismo: “le nuove forme dell’uomo sono quelle dell’universo atomico”. Successivamente nel ’54 con Asger Jorn crea il Mouvement International pour une Bauhaus Imaginiste: la critica è all’arte razionalista e il bersaglio è Max Bill. Nelle sue opere le tecniche si fondono, si passa dal dripping al collage, dall’impiallacciatura all’intaglio fino all’utilizzo di materiali plastici. Baj è conosciuto anche come un abile incisore e viene chiamato a arricchire i testi di poeti e scrittori quali Lucrezio, Tacito, Lewis Carrol, André Breton, Edoardo Sanguineti, Umberto Eco e Alda Merini con stampe e multipli.

Sotto un’apparenza divertente e ludica le sue opere rivelano un forte impegno politico e una critica verso la società. Tale impegno è visibile soprattutto tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, periodo in cui l’artista affronta il soggetto dei Generali e delle Parate militari. Uomini che dovrebbero incarnare forza, potere e quindi incutere timore, sono rappresentati in modo goffo, ironico e infantile. Anche in questa litografia la figura del Generale si staglia dal fondo grigio, ha l’uniforme impreziosita dalle medaglie scintillanti, gli occhi sgranati e la bocca aperta in una sorta di sorriso. La mano destra è alzata come in un saluto. Qui l’uomo, che dovrebbe rappresentare il potere, viene deriso mediante una rappresentazione buffa e goffa. Esemplare firmato e numerato 78/99 a matita nel margine inferiore. Timbro a secco in basso a sinistra “Il torchio di Porta Romana/stamperia d’arte”.

Ottimo stato di conservazione, alcune tracce di manipolazione nel margine inferiore bianco.
VENDUTO