Project Description

Johan Sadeler I
(Brussel 1550 – Venezia 1600)

Triumphus Veritatis, 1593

Bulino
misure: mm 247 x 198

I Sadeler furono una famiglia di artisti fiamminghi, principalmente incisori di riproduzione, attivi in tutta Europa tra il XVI e il  XVII secolo. Lo stile dei membri della famiglia è molto simile e non sempre facilmente distinguibile ma per tre generazioni, spostandosi dall’Olanda all’Italia, fermandosi in Germania e a Praga, questi incisori, editori e commercianti di stampe hanno giocato un ruolo centrale nella diffusione delle immagini. Dal 1572 Jan/Johan lavorò ad Anversa centro mondiale della stampa, e divenne anche un maestro della Corporazione di San Luca. Con suo fratello minore Rafael il Vecchio si trasferì inizialmente a Colonia ma i tumulti della rivolta olandese costrinsero gli artisti di Anversa a spostarsi e così i Sadeler giunsero in Italia nel 1593 in particolare a Venezia dove aprirono una stamperia.

In questa stampa, tratta da un’invenzione di Maarten de Vos (Anversa 1532 – Anversa 1603) viene descritta una scena allegorica avente come soggetto il Trionfo della Verità. Si conosce un’altra versione in controparte incisa da Jean Wierix http://www.kulturpool.at/plugins/kulturpool/showitem.action?itemId=4295442231&kupoContext=default La Verità è personificata da una figura femminile seduta al centro della composizione, coperta da un abito riccamente panneggiato mediante forti contrasti chiaroscurali. Essa è intenta a leggere una citazione biblica dal volume che regge nella mano sinistra mentre con la destra sorregge una lampada fiammeggiante. Sulla destra l’Obbedienza Cattolica è raffigurata come un uomo anziano con gli occhiali e un lunga barba bianca, incappucciato e avvolto in un saio è in piedi su una pila di libri -sui quali si legge perversa opinio– mentre afferra una lanterna dalla quale si diffonde un fascio di luce con un iscrizione latina tratta dai Salmi. La Ribellione si trova sulla sinistra, è una vecchia strega che stringe tra le mani serpenti e scorpioni ha un manto svolazzante e le gambe coperte da una sorta di armatura. L’allegoria della Verità con i suoi piedi calpesta l’allegoria delle Bugie, una creatura per metà uomo e per metà scheletro che stringe con una mano un libro con l’iscrizione del capitolo 3 della Genesi mentre con il braccio destro abbraccia un globo nel quale è rappresentato un combattimento e tra le sue dita si srotola un cartiglio con la data dell’esecuzione dell’opera. In alto, oltre l’iscrizione Christus che crea un aureola intorno la testa di Verità, tra un turbinio di nubi, vola una colomba avvolta da luce divina e due putti che reggono rispettivamente una palma e una corona e un rotolo con la scritta Veritas vincit omnia. In basso a destra su una pietra “Sadeler exudit” mentre oltre l’immagine al centro il titolo e un testo in latino che rivela il significato della scena.

Impressione eccellente, dai neri intensi su carta vergata. Ottimo stato di conservazione, eccetto un piccolo strappo lungo la battuta del rame a sinistra. Ampi margini su tre lati.

Bibliografia: Holl.1937.II; Mauquoy-Hendrickx, 1979, Les estampes del Wierix…, n 1409.

VENDUTO